La Naturopatia ci insegna che un organismo sano passa necessariamente per la massima efficienza degli organi emuntori (fegato, intestino, pelle, polmoni, reni).
Questi organi si occupano di drenare all’esterno le tossine prodotte dal nostro organismo e quelle che introduciamo attraverso un’alimentazione ricca di prodotti industriali, inscatolati e ricchi di conservanti, farine, frutta e verdura non di stagione e ricca di pesticidi, ecc.
Se gli organi emuntori sono in sovraccarico per la continua e massiva introduzione di queste sostanze pro-infiammatorie, si intasano e non riescono a svolgere l’azione di drenaggio delle tossine.
A questo punto gli accumuli tossinici andranno a depositarsi nella matrice interstiziale, che corrisponde allo spazio esistente tra una cellula e l’altra.
Una matrice interstiziale intasata si identifica con un rigonfiamento dei tessuti per ritenzione idrica, come conseguenza di un meccanismo di difesa dell’organismo, che cerca di trattenere i liquidi a livello periferico, per diluire le tossine.
La reattività del nostro sistema immunitario dipende per gran parte da una matrice intestiziale sgombra da sostanze di rifiuto e, la tendenza ad accumulare e a trattenere, abbiamo visto essere correlata anche ad un meccanismo psico-emotivo.
Almeno due volte l’anno è consigliabile dare un aiuto ai nostri organi emuntori, attraverso l’assunzione di piante in grado di favorire il loro compito.
Ogni pianta ha un’azione specifica su uno o più organi per cui, in relazione allo stato di intossinazione della persona e agli organi maggiormente coinvolti in questo processo, sceglieremo i rimedi più adatti.
Mantenere l’organismo il più libero possibile da tossine, avrà una ripercussione palpabile anche sul nostro stato energetico e la nostra vitalità, nonché sulla stabilità emotiva.