In questo articolo approfondiamo il concetto di femminilità, intesa anche come capacità di dire di no di fronte ad attenzioni ed avances che ci vengono rivolte da uomini per i quali non proviamo attrazione fisica.
A quante di noi sarà successo di essere corteggiate, lusingate e rassicurate da uomini dai quali non eravamo attratte al primo impatto, ma che inseguito all’interesse che mostravano nei nostri confronti, ci hanno in qualche modo convinte che fosse quello ciò che poteva fare al caso nostro.
Ribadisco anche in questo caso il concetto di responsabilità, come possibilità di scegliere ciò che è bene per noi in ogni momento della nostra vita. Il problema nasce dall’incapacità di conoscere fino in fondo cosa fa al caso nostro e, nella maggior parte dei casi, lasciamo che qualcuno dall’esterno ci indirizzi verso quella che non sarà più una nostra scelta ma la scelta dell’altro. Anche qui abbiamo a che fare con i meccanismi della dipendenza, che abbiamo visto annidarsi in primis nei rapporti affettivi.
Abbiamo così tanta paura della solitudine che ci abbandoniamo a vivere relazioni che non avremmo mai scelto se avessimo avuto un po’ di coraggio in più nel permetterci di affrontare i periodi di vuoto.
È importante comprendere che qualsiasi scelta anche se non in linea con ciò che vorremmo nel profondo di noi stesse, non rappresenta un errore ma la possibilità di comprendere cosa ci ha permesso di imparare un’esperienza: il punto è comprendere perché continuo a scegliere ciò che non fa per me.
Vi chiederete a questo punto come è possibile accorgersi di trovarsi a vivere una relazione di dipendenza e quali segnali ci vengono inviati costantemente dal nostro corpo per permetterci di cambiare strada.
È bene in questi momenti farsi alcune domande:
- Sono consapevole dei miei vuoti affettivi?
- Sono capace di stare in silenzio ed in solitudine?
- Sono spinta a frequentare una persona per bisogno o volontà?
Inizierei con queste poche domande alle quali non è facile comunque rispondere per via delle emozioni che potrebbero scaturire da una nuova presa di coscienza.
Inoltre la mente è sempre pronta a farci credere che ciò che stiamo vivendo faccia al caso nostro e per questo potremmo trovarci in difficoltà nel rispondere in modo autentico.
Ma il corpo ci invia costantemente segnali ai quali è possibile imparare a prestare ascolto.
Vediamo ora una serie di sintomi che potrebbero comparire se ci troviamo a vivere una relazione conflittuale con il sesso opposto:
- Soffro spesso di dismenorrea (dolori mestruali, sindrome pre mestruale, spotting, ecc.)
- Soffro di candida vaginale con perdite frequenti e/o prurito nelle parti intime
- Soffro di infiammazioni alla gola ricorrenti
Questi sintomi possono ovviamente acuirsi dopo un rapporto sessuale con una persona che il nostro corpo rifiuta ma la nostra mente ci fa credere essere ciò di cui abbiamo bisogno.
La gola rappresenta il canale attraverso il quale abbiamo la possibilità di esprimere la nostra volontà attraverso la comunicazione verbale ed è strettamente connessa all’apparato riproduttivo, in particolar modo alle ovaie.
Attraverso le ovaie abbiamo la possibilità di generare nuove forme di vita, che non necessariamente si identificano con un figlio, ma hanno a che fare con la nascita di nuovi progetti e forme creative. Siamo abituate a sentire la nostra femminilità non dall’interno ma in relazione a quanto ci viene detto o mostrato fuori di noi.
Frequentare una persona che non rappresenta una scelta fatta da noi, ci predispone inevitabilmente a soffrire di disturbi all’apparato riproduttivo. La nostra incapacità di dire di no a qualcosa che rappresenta un ricatto affettivo ed un compromesso infiamma la nostra gola, per permetterci di comprendere che ciò che non comunichiamo all’esterno si fissa nel corpo, generando infiammazioni.
Sviluppare una maggiore recettività verso i segnali del corpo non è cosa automatica ma con la volontà e la buona pratica, possiamo davvero prevenire tantissimi disturbi.
Imparare a tornare nel corpo rappresenta l’unico modo per scoprire chi siamo veramente.
Se hai domande o ti sei ritrovata negli argomenti trattati in questo articolo e vuoi raccontarmi la tua storia puoi scrivermi in privato: mail: info@alessiamacci.it Facebook: https://www.facebook.com/alessia.macci
Buon ascolto interno