Raggiungere lo status sociale è l’obiettivo che ha caratterizzato un’epoca che è giunta al termine.
Sempre di più e sempre in più persone nasce la spinta a voler conoscere qualcosa che va oltre quello che proiettiamo come immagine di noi stessi.
Che si tratti di una vita ordinaria, che rimane fedele ai modelli familiari o che si intraprenda un’esperienza fuori dal comune, spesso come forma di ribellione verso l’ambiente di provenienza, arriva un momento ben preciso, che ci invita a riflettere sul movente a capo delle nostre scelte.
Nell’era appena entrata, quella dell’acquario, tutto quello che abbiamo ritenuto vero ed inconfutabile, è destinato a sgretolarsi, passo passo.
La ricerca interiore, del movente appunto, è ormai un passaggio obbligato, per chi sceglie di smettere di vivere di illusioni.
Voglio dire, che ora, per molte persone contemporaneamente, è arrivato il momento di decidere da che parte stare.
È così evidente, davanti ai nostri occhi, la necessità di rivolgersi a qualcosa che non può più essere incarnato da qualcosa all’esterno.
Tutto crolla, si frammenta, si mostra in realtà per ciò che è sempre stato, senza più veli o mezze misure, proprio per permetterci di tornare a casa.
Ecco quindi il momento della scelta: farai finalmente affidamento a ciò che tutto muove per il tuo massimo bene o continuerai ad essere preda di traguardi illusori?
Qual è il tuo movente?
Sai bene quanto dolore ti ha portato fino a qui e scappando dal quel dolore hai creduto di esserti salvato. Così hai plasmato la tua vita, inconsapevole, di quello che la tua anima avrebbe voluto e vuole tutt’ora per te.
Ti sei mai chiesto perché ti trovi in questo corpo?
Quali esperienze ti sei permesso di vivere fino ad oggi?
Molti comprendono il bisogno di spingersi oltre queste domande e decidono di mettere in discussione quello che hanno creduto come vero, fino ad oggi.
Così, provati dalle esperienze della vita, e da una felicità che sembra non arrivare mai, ci mettiamo in cammino.
Ed è proprio dentro a quel viale che possiamo imparare a ricontattare la nostra anima.
La floriterapia è uno dei tanti mezzi per ritornare in connessione con la nostra guida interiore.
Come una pioggia incessante che lava via tutti gli strati superficiali, che offuscano una visione tersa e priva di filtri, questi rimedi, sono capaci di fare risuonare in noi un potente invito alla guarigione.
È come risvegliarsi dal torpore per tornare finalmente a sentire la vitalità.
Per fare esperienza della vitalità, verranno risvegliate emozioni, ricordi, intuizioni e sensazioni che hanno come unico obiettivo quello di riportarti a ricordare la tua missione sulla Terra.
Ognuno ha uno scopo divino che molto spesso, si allontana molto, da quello che pensiamo essere giusto per noi.
Indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi oggi, hai sempre saputo che ci fosse qualcosa più grande di te, che hai fatto fatica ad ascoltare, per paura, orgoglio, chiusura, rigidità, mancanza di ascolto e fiducia, rancore.
Quello che adesso puoi fare è darti la possibilità di vedere cosa si nasconde dietro questi strati e scegliere finalmente di seguire la verità, costi quel che costi.
Ed io, sono qui, per vedere insieme a te.