Molto è già stato scritto e detto sull’ansia e chiunque ha sperimentato come ci si sente ad attraversare momenti di profonda angoscia, dai quali sembra impossibile uscire.
Ciò che comunemente tendiamo a fare nel momento in cui veniamo in contatto con sensazioni di costrizione è tentare di fuggire o liberarsi il prima possibile dal disagio.
Lo facciamo attraverso modalità ben precise che seguono i meccanismi della dipendenza: ci procuriamo qualsiasi cosa all’esterno in grado di placare o spostare l’attenzione dal disagio.
Ma c’è un altro volto dell’ansia che sfugge a gran parte di noi ed è il volto del risveglio.
In tutte le circostanze in cui ci troviamo in contatto con l’ansia possiamo incontrare noi stessi.
La maggior parte di noi, si ferma di fronte alla paura, che ci evita di andare più in profondità appena sentiamo che c’è qualcosa che ci crea disagio, e abbiamo parlato di questo negli articoli precedenti.
Ciò che vorrei invitarvi a fare è proprio fare esperienza di uno stato che va oltre la paura.
Per fare questo alcuni di noi hanno bisogno di essere guidati nell’esplorazione di una nuova esperienza ed è per questo che attraverso il lavoro sul corpo, possiamo piantare i semi necessari per poter accedere alle proprie risorse più profonde.
Oltre la paura esistono infatti, risorse impensabili che abbiamo paura di conoscere perché nessuno ci ha mai insegnato a cercare dentro di noi.
L’ansia è paragonabile all’agonia pre morte ed è per questo che abbiamo paura di affrontarla.
Attraversando questo processo possiamo incontrare ciò che non sapevamo di essere ed iniziare a fare esperienza del nostro modo di stare in piedi ed agire.
L’ansia diventa a questo punto uno stimolo a comprendere cosa ci fa reagire in un determinato modo ed è quindi uno stimolo per conoscerci meglio.
Solo attraverso la conoscenza di se stessi si può cambiare.
Attraversare fino in fondo lo stato ansioso significa anche tornare in contatto con la nostra capacità di scegliere secondo la nostra volontà e non secondo un bisogno.
E se inizio a scegliere per mia volontà sono in grado di rivoluzionare la mia vita, scoprendo magari, che mi ritrovo a fare un lavoro che non mi appaga o vivo una relazione che non mi soddisfa.
Fare esperienza di questo vuol dire prendere in mano la responsabilità della propria vita e della propria autorealizzazione, smettendo di incolpare il passato, le circostanze o le persone che abbiamo incontrato, che riteniamo responsabili della nostra condizione attuale.
Quindi, la prossima volta che l’ansia si affaccerà nella mia vita, saprò che è arrivato il momento di aprire gli occhi e vedere cosa posso concretamente fare per imparare ad essere felice e soddisfatto.