Sperimentare nella vita una sensazione di disagio, accompagnata da una profonda crisi interiore, è cosa normale: interessi che un tempo sembravano riempirci non ci soddisfano più, persone che frequentavamo con gioia, che adesso ci sembrano così lontane dal nostro modo di essere, ed in generale proviamo la sensazione che nulla all’esterno possa gratificarci come desideriamo.
Si tratta di una condizione spesso definita come “la notte buia dell’anima” e precede qualsiasi tipo di cambiamento.
Questo processo di morte e rinascita avviene ogni giorno all’interno di noi, per cui ogni giorno, abbiamo la possibilità di rinnovare la nostra vita, ed accogliere ciò che di nuovo e più funzionale ci aspetta.
Ma come i vecchi saggi insegnano, nulla se ne va prima di averci insegnato ciò che doveva insegnarci, per cui ci troviamo a vivere sempre le stesse situazioni accompagnate da conflitti relazionali che si ripetono, fino a quando non abbiamo il coraggio di vedere le cose come stanno all’interno di noi stessi e produrre un cambiamento anche all’esterno.
Provare la sensazione di vuoto in realtà è già l’inizio del processo di rinnovamento: la maggior parte di noi la evita per tutta la vita, riempiendola con qualsiasi cosa.
Per cui, in termini pratici, avvertiamo che qualcosa non va dentro di noi e mettiamo in atto una compensazione (dipendenza) per evitarci di sentire più in profondità, e liberarci in ultima battuta, da qualsiasi condizionamento. La sensazione di vuoto è il momento che precede la fase di rinnovamento e non tutti siamo disposti a viverla perché indubbiamente porta con sé un carico emotivo poco piacevole.
In questi momenti è bene restare in ascolto senza fare nulla per ovviare alle sensazioni che emergono: quando parlo di contatto emotivo e di accettazione intendo dire proprio questo.
La mancanza di accettazione di queste fasi ed il rimanere attaccati a vecchi schemi comportamentali e mentali, denota la resistenza al cambiamento.
Resistere al cambiamento è sempre una forma di dipendenza, per cui ci ostiniamo a desiderare una realtà diversa da quella che stiamo vivendo, ma senza fare praticamente qualcosa.
Queste fasi di trasformazione possono essere supportate dalla Naturopatia che ha come obiettivo principale quello di promuovere uno stile di vita funzionale ad ogni persona, per evitare che la malattia faccia il suo arrivo per insegnarci ciò che è necessario cambiare.
Prima di arrivare ad ammalarsi abbiamo tantissimi segnali che ci inducono al cambiamento ma che troppo spesso ci sfuggono.
Accettare ed ascoltare il vuoto interiore rappresenta un profondo viaggio di scoperta di noi stessi, se solo ci concediamo di viverlo.
Buon solstizio d’inverno, da oggi la luce torna a crescere ?